giovedì 24 aprile 2008

Vivere liberi o morire

Saluti a tutti cavalieri e dame!


Ho taciuto per diverso tempo dopo i risultati elettorali e non ho espresso i miei pensieri su quello che l'Italia tutta si appresta a vedere (ma forse dovrei dire subire) per i prossimi anni.
Un po non ho parlato per l'incredulità di vedere un paese che ha scelto con un voto forte di passare dal pluralismo a due grossi blocchi contrapposti (se vogliamo escludere l'UDC), un po non ho parlato per mancanza di tempo, un po per dispiacere nel vedere che il famoso "voto utile" è stato in realtà un "voto inutile".

Ora vorrei cogliere l'occasione della festa di domani (che chissà quanti si ricordano COSA si festeggia) e il mio recente viaggio in Francia per tirare un poco le somme di quello che sta succedendo in Italia.

Per prima cosa, vorrei rendere omaggio a tutti quei ragazzi, giovani, contadini, comunisti, socialisti, cattolici, operai, dissidenti, qualcuno direbbe "disobbedienti" che 63 anni fa persero la vita e lottarono per liberare, se non tutta l'Italia, almeno parecchie zone del Nord dal regime nazifascista.
Mi viene spontaneo domandarmi se oggi qualcuno sarebbe disposto a farlo ancora se servisse. Non che dubiti dell'afflato nazionalista degli italiani (che, almeno a parere mio, sono ancora lontani dall'essere un'unica nazione), però stando ai risultati elettorali mi chiedo se oramai il lassismo e la voglia di fare il "furbetto" non sia inscritta nei geni degli italiani.

Critichiamo tanto i vari Tronchetti Provera, i vari Ricucci, i Corona, ma la realtà è che gli italiani li ammirano per quanto essi siano riusciti a tirare al proprio mulino riuscendo anche a scavalcare leggi o aggirare imposizioni statali. Tutto questo mentre ci prepariamo a un governo retto da uno che per primo è riuscito a svicolare tra le maglie della legge accusando praticamente tutti i custodi dei tre poteri dello stato italiano e delle più alte cariche della Republica, da Napolitano alla magistratura.
Toghe rosse, comunisti ovunque... Viene da chiedersi poi perchè dopo tanti anni abbiamo ancora stragi "nere" senza colpevoli, visto che la magistratura è piena zeppa di comunisti.
Viene da chiedersi perchè ancora oggi non sappiamo niente di Genova, non sappiamo niente della satira, e viene da chiedersi come mai Alitalia, con un piccolo falso in bilancio (che tanto è stato depenalizzato) non torni florida e bella come anni fa.

Viene da chiederselo proprio ora perchè è giusto, viene da chiederselo ora perchè l'ultima volta che ho visto "il nostro avversario politico" come lo chiamerebbe qualcuno (come direbbe Walter) presiedere un consiglio dei ministri ho visto Genova, ho visto i richi sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri, ho visto i contratti a tempo determinato, a progetto, a tempo ristrettissimo come un caffè... Ho visto i finanziamenti alle scuole private, ho visto gente che va avanti da anni con contratti rinnovati ogni 6 mesi, ho saputo di ragazzi che non riescono a farsi una famiglia perchè non hanno un posto fisso e il mutuo se lo sognano.
Ho visto gente chiedere dei prestiti per saldare i debiti che avevano con altre agenzie di prestiti.

Ma in tutto questo, l'Italia ha scelto ancora lui.

Eppure io sono convinto che la gente abbia scelto per paura.
Guardate la lega, ha basato tutta la sua campagna elettorale sulla paura per l'immigrazione, con dei manifesti che se fossimo stati in un paese civile a quest'ora starebbero bruciando in tutte le città.
La gente ha paura, la gente vuole il controllo, troppo immigrati, troppi delinquenti.
E come non darle ragione poi, quando i media demonizzano gli immigrati che sono sempre irrimediabilmente stupratori, ladri, drogati, spacciatori (e comunisti)?

"Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza." diceva un certo signore americano, console guardacaso in Francia e famoso scenziato tempo fa...


E come metterla con la paura dell'orda rossa, della parola che oramai è diventato un insulto, coi "comunisti"?
Badate bene, non sto cercando di dire che il centrosinistra "quello con la sigla di due lettere consonanti" (per dirlo alla Veltroni) sia esente da colpe.
"Il voto utile, il voto utile, il voto utile" ripetevano come un mantra... Bene eccoci qui, con una sconfitta netta e nemmeno un partito comunista in parlamento per dare il voto al PD nella speranza che si arrivasse almeno alla parità.
Io stesso pensavo saremmo arrivati a un governo tecnico, ma vedo invece che nonostante tutto LUI è ancora li bello e sorridente come non mai, con tanti bei capelli trapiantati da quale parte nascosta del corpo non so, e si prepara felice a fare i suoi interessi per altri anni...

E domani ci troveremo a festeggiare la liberazione da gente che in realtà è ancora li, ha solo cambiato faccia, ha solo cambiato metodi... Il manganello è diventato il ricatto sociale, il potere non è concesso dal re, ma dal popolino che spera di prendere le briciole e avere sicurezza e magari meno tasse, per poi scoprire che la sanità peggiora, che i bus fanno schifo, che la Salerno-Reggio Calabria non è ancora pronta.
Ma stavolta siamo qui senza nemmeno un partito comunista in parlamento e questo non è per me accettabile in un 25 Aprile che sa di amaro per tutti quelli che ci hanno creduto, che hanno visto le cose come stanno, che sperano in un mondo migliore e più equo.
Le libertà e l'uguaglianza conquistate dai nostri nonni (e in particolare penso al mio bisnonno) ce le stanno piano piano togliendo, stiamo tornando a vivere in un paese dove ci saranno sempre più sfruttati. Questa è la dittatura delle leggi e del potere del 22esimo secolo.

Il monumento alla consulta nazionale a Parigi recita: "vivere liberi, o morire". E forse è il caso di pensarci, almeno domani...

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