giovedì 24 luglio 2008

Francesi payura



Per chi pensa sia solo una cazzata: Tecktonik

giovedì 17 luglio 2008

E chi se ne frega


Respiro.

16 Luglio Anno Domini 2008, Italia (?), Lombardia, Milano, Piazza Leonardo da Vinci, Politecnico di Milano, Aula di chimica industriale C.I.1.

Un'aula prestigiosa, un'aula vecchia.
Una targa ricorda che vi ha insegnato Natta, e da allora sembra che non sia passato un solo mese.
Stesse lavagne in ardesia, stesse sedie in legno piegaschiena che hanno provveduto con il passare del tempo a formare generazioni di ingegneri con la scoliosi, stessi becchi Bunsen nascosti dietro la lavagna di destra, che restano aperti spandendo nella luce del mattino il tipico odore del gas metano.

E li dentro ci sono anche io, con la penna a sfera in mano (grazie Tiz) e il foglio bianco che mi guarda.
Io lo guardo con un'espressione supplicante, quasi che possa scriversi da solo.

Niente.

Quel bastardo non si scrive da solo.

Prego, attendendo un fascio di luce che discenda dal cielo con squilli di trombe angeliche.

Niente.

L'aula è esposta a Est, e il sole è sorto da un bel po...

Visto che non ottengo risposta, prendo foglio e biro.
Osservo quel diagramma di fase dell'equazione differenziale a 10 piani che la professoressa voleva farci studiare (bellissimi i punti singolari a ellisse, cose mai viste...), con agilità salto oltre lo schienale della sedia davanti, zompo scattando giù dalle file del parlamento e con un salto mortale lancio la penna a sfera che precisissima va a conficcarsi nella carotide della professoressa, la quale cade riversa sulla catedra dove Natta ha insegnato.

Natta direbbe che sono stato un po brusco...

Poi apro gli occhi, mi ripeto che la devo smettere con le cazzate.
Prendo il foglio, striscio inciampando nei gradini del "parlamento", arrivo davanti all'esercitatore,

"Consegna o si ritira?" -Anche lui ha capito tutto...- "Consegno".

"Sicuro?" "Sisi..." "Bene, salve." "Arrivederci, *bastardo!* EHM"

Anche questa volta non è andata, ma so già che appena uscirò dalla porta di quella aula, come tanti anni fa aveva fatto Natta, allora già tutto andrà meglio... Perchè li fuori c'è aria fresca, c'è il sole, c'è la LIBERTÀ.

Esco, chiudo la porta dietro di me, mi giro, guardo il cielo, chiudo gli occhi



e respiro.







Anche quest'anno è finito, dopotutto... Non importa come, non importa se ancora devo dare due esami... Per adesso vorrei restare un po così, fermo a respirare.

Magari tra un po riaprirò gli occhi.

giovedì 3 luglio 2008

martedì 1 luglio 2008

Santa Birra da Tavolo





«La birra è la prova che Dio ci ama e vuole che siamo felici.»

-Benjamin Franklin