martedì 17 agosto 2010
Dialoghi
Se glielo permettiamo, queste creature ci condurranno ad un destino orribile e ad una rovina da cui non c'è ritorno."
"Non dici così di tutte le donne?"
"Vero. Non capisco questa tua bizzarra attrazione per loro"
lunedì 22 febbraio 2010
Oracolo
- Si, Querciabaruch - risposi io - mi dicesti: ringrazia ogni giorno che puoi svegliarti in pace, senza dover dividere il mondo in amici e nemici.
- E poi?
- Poi non ricordo...
- Poi ti dissi: perché a molti è capitato di svegliarsi quel giorno, il giorno di combattere. Non è un bel risveglio, è un risveglio doloroso e crudele. Quel giorno non chiedere agli altri chi sei, gli amici diranno che sei un eroe, gli altri che sei un assassino. Solo tu puoi saperlo, e pagherai ogni ora questa tua decisione.
Solo dopo molto tempo potrai vedere se hai aggiunto dolore al mondo o lo hai aiutato a guarire, se hai fatto crescere più vita di quella che hai spento. Questa si chiama responsabilità.
[...]
Ricordati, piccolo albero Saltatempo. Quel giorno ti sembrerà di essere solo, ma non lo sei. E ricorda una cosa ancora più importante. Guarda intorno al tiranno che tu odi e troverai mille servi e mille complici. Guarda intorno a loro, e ne troverai altri mille e ancora mille. Sono nati in un giorno solo? Combattere prima di quel giorno vuol dire combattere quel giorno.
- Sei oscuro - dissi.
- Sono un oracolo, non un gazzettino meteorologico -
da: Saltatempo di Stefano Benni
venerdì 17 aprile 2009
Poster motivazionali (1)
domenica 12 aprile 2009
sabato 28 febbraio 2009
giovedì 22 gennaio 2009
Campagna di sensibilizzazione “Adotta un metro”
Post del Cavaliere Scotti,N.
Le università italiane sono senza soldi, ormai credo sia chiaro a tutti.
Da noi, l’Università di Milano ha deciso di tagliare la carta: Non la carta per scrivere e nemmeno la carta igienica (o non ancora dovrei dire…), ma la carta che in un normale laboratorio di ricerca si usa per pulire e asciugare la vetreria.
Ammetto che la carta veniva forse un po’ sprecata, ma solamente per un eccesso di zelo verso il lavoro che si stava compiendo, non con l’intento di farlo. Certo, ora usiamo degli stracci che si usano e si riusano, si sporcano e si lavano, ma è evidente che essi non sono la soluzione migliore quando si voglia mantenere un ambiente di lavoro pulito (e per ambiente intendo palloni e provette) e per evitare contaminazioni da parte di inquinanti, che in una reazione possono essere dannosi anche in tracce.
Questo governo riesce sempre ad essere geniale: hanno tagliato i soldi a scuole e università mantenendo intatti gli sprechi! Un’idea fantastica!
E’ vero, devo ammettere che, ad esempio, nelle università ci sono parecchi sprechi, e allora perché non colpire quelli?! No, troppo banale! Perché non introdurre un sistema per valutare l’operato di un docente o del personale, dei parametri oggettivi come avviene nel resto del mondo?
Invece no: tagli tagli tagli! Geniale, ripeto. Così chi non faceva un cazzo continua a non fare un cazzo, MA con meno soldi… è fantastico, non trovate?! Uno che non fa un cazzo i soldi dell’università neppure li usa, piglia lo stipendio e basta e dei tagli nemmeno se ne accorge!
E chi se ne accorge allora? Ma è ovvio: chi si dà da fare (e vede che strumenti e materiale calano in continuazione) e chi deve pagarla l’università, cioè gli studenti.
Altro che dare i soldi alle famiglie! A proposito di dare i soldi ai più poveri, ma questa fantomatica robin tax? Che fine ha fatto? Non è che Tremonti ci ha preso per caso per il culo ed è stata solo una grande campagna pubblicitaria? Lo so da lui e dal suo capo uno non se lo aspetta.
Dov’ero rimasto? Ah sì alla carta che manca… Ebbene la soluzione c’è! Avete presente quegli inutili “giornali” che distribuiscono sui mezzi pubblici delle grandi città? Quelli buoni nemmeno per le parole crociate? Ecco, ogni mattina, prima di recarvi in università adottatene uno! E’ carta straccia, che andrebbe buttata e può venir buona per i lavori peggiori, per le cose più sporche o per incartare qualcosa.
Adottando un metro si risparmia energia, si aiuta la natura: è carta salvata dall’oblio che può tornare di nuovo ad avere un senso d’esistere! E in più, cosa mooooolto gradita al nostro amato premier, si fa girare l’economia!
Già me lo immagino tutto raggiante nell’apprendere la notizia: più copie di questi giornali vengono distribuite, più le aziende sono disposte a pagare per apporci sopra la pubblicità e così l’economia gira! Stupendo!
Allora ricorda: ogni mattina adotta un metro!
Le affermazioni contenute nel presente documento non rispecchiano la posizione di chi il blog lo mantiene mettendoci la faccia e, grazie a una delle migliori cazz-EHM-leggi, risponde penalmente del suo contenuto.
Se te lo stai chiedendo: si, questa è quella che si chiama in gergo "pararsi il sedere" :D
lunedì 19 gennaio 2009
La ballata dell'amore cieco
tralalalalla tralallaleru
s'innamorò perdutamente
d'una che non lo amava niente.
Gli disse portami domani,
tralalalalla tralallaleru
gli disse portami domani
il cuore di tua madre per i miei cani.
Lui dalla madre andò e l'uccise,
tralalalalla tralallaleru
dal petto il cuore le strappò
e dal suo amore ritornò.
Non era il cuore, non era il cuore,
tralalalalla tralallaleru
non le bastava quell'orrore
voleva un'altra prova del suo cieco amore.
Gli disse amor se mi vuoi bene,
tralalalalla tralallaleru
gli disse amor se mi vuoi bene,
tagliati dei polsi le quattro vene.
Le vene ai polsi lui si tagliò,
tralalalalla tralallaleru
e come il sangue ne sgorgò
correndo come un pazzo da lei tornò.
Gli disse lei ridendo forte,
tralalalalla tralallaleru
gli disse lei ridendo forte,
l'ultima tua prova sarà la morte.
E mentre il sangue lento usciva
e ormai cambiava il suo colore
la vanità fredda gioiva,
un uomo s'era ucciso per il suo amore.
Fuori soffiava dolce il vento
tralalalalla tralallaleru
ma lei fu presa da sgomento
quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato
quando a lei niente era restato
non il suo amore, non il suo bene
ma solo il sangue secco delle sue vene.
mercoledì 24 dicembre 2008
Hey you!
Getting lonely, getting old
Can you feel me?
Hey you, standing in the aisles
With itchy feet and fading smiles
Can you feel me?
Hey you, don't help them to bury the light
Don't give in without a fight.
Hey you, out there on your own
Sitting naked by the phone
Would you touch me?
Hey you, with you ear against the wall
Waiting for someone to call out
Would you touch me?
Hey you, would you help me to carry the stone?
Open your heart, I'm coming home.
But it was only fantasy.
The wall was too high,
As you can see.
No matter how he tried,
He could not break free.
And the worms ate into his brain.
Hey you, standing in the road
Always doing what you're told,
Can you help me?
Hey you, out there beyond the wall,
Breaking bottles in the hall,
Can you help me?
Hey you, don't tell me there's no hope at all
Together we stand, divided we fall.
domenica 9 novembre 2008
Yes, we can!
mercoledì 22 ottobre 2008
domenica 7 settembre 2008
Un genio disse...
devi dedicarla a un obiettivo,
non a delle persone o a delle cose."