Post del Cavaliere Scotti,N.
Le università italiane sono senza soldi, ormai credo sia chiaro a tutti.
Da noi, l’Università di Milano ha deciso di tagliare la carta: Non la carta per scrivere e nemmeno la carta igienica (o non ancora dovrei dire…), ma la carta che in un normale laboratorio di ricerca si usa per pulire e asciugare la vetreria.
Ammetto che la carta veniva forse un po’ sprecata, ma solamente per un eccesso di zelo verso il lavoro che si stava compiendo, non con l’intento di farlo. Certo, ora usiamo degli stracci che si usano e si riusano, si sporcano e si lavano, ma è evidente che essi non sono la soluzione migliore quando si voglia mantenere un ambiente di lavoro pulito (e per ambiente intendo palloni e provette) e per evitare contaminazioni da parte di inquinanti, che in una reazione possono essere dannosi anche in tracce.
Questo governo riesce sempre ad essere geniale: hanno tagliato i soldi a scuole e università mantenendo intatti gli sprechi! Un’idea fantastica!
E’ vero, devo ammettere che, ad esempio, nelle università ci sono parecchi sprechi, e allora perché non colpire quelli?! No, troppo banale! Perché non introdurre un sistema per valutare l’operato di un docente o del personale, dei parametri oggettivi come avviene nel resto del mondo?
Invece no: tagli tagli tagli! Geniale, ripeto. Così chi non faceva un cazzo continua a non fare un cazzo, MA con meno soldi… è fantastico, non trovate?! Uno che non fa un cazzo i soldi dell’università neppure li usa, piglia lo stipendio e basta e dei tagli nemmeno se ne accorge!
E chi se ne accorge allora? Ma è ovvio: chi si dà da fare (e vede che strumenti e materiale calano in continuazione) e chi deve pagarla l’università, cioè gli studenti.
Altro che dare i soldi alle famiglie! A proposito di dare i soldi ai più poveri, ma questa fantomatica robin tax? Che fine ha fatto? Non è che Tremonti ci ha preso per caso per il culo ed è stata solo una grande campagna pubblicitaria? Lo so da lui e dal suo capo uno non se lo aspetta.
Dov’ero rimasto? Ah sì alla carta che manca… Ebbene la soluzione c’è! Avete presente quegli inutili “giornali” che distribuiscono sui mezzi pubblici delle grandi città? Quelli buoni nemmeno per le parole crociate? Ecco, ogni mattina, prima di recarvi in università adottatene uno! E’ carta straccia, che andrebbe buttata e può venir buona per i lavori peggiori, per le cose più sporche o per incartare qualcosa.
Adottando un metro si risparmia energia, si aiuta la natura: è carta salvata dall’oblio che può tornare di nuovo ad avere un senso d’esistere! E in più, cosa mooooolto gradita al nostro amato premier, si fa girare l’economia!
Già me lo immagino tutto raggiante nell’apprendere la notizia: più copie di questi giornali vengono distribuite, più le aziende sono disposte a pagare per apporci sopra la pubblicità e così l’economia gira! Stupendo!
Allora ricorda: ogni mattina adotta un metro!
Le affermazioni contenute nel presente documento non rispecchiano la posizione di chi il blog lo mantiene mettendoci la faccia e, grazie a una delle migliori cazz-EHM-leggi, risponde penalmente del suo contenuto.
Se te lo stai chiedendo: si, questa è quella che si chiama in gergo "pararsi il sedere" :D
5 commenti:
questa è pura discriminazione: perchè adottare un metro e non, che ne so, un leggo?
Anche il leggo vanno bene...
"metro" come categoria, non come giornale specifico!
Io consiglio sempre si usare e-polis però se non ve lo danno fuori dalla metro dovete pagarvelo!
Comunque secondo me la soluzione è il rotolone regina!
qualcuno ha mai pensato di dare fuoco alla "coda" del rotolone regina per vedere se e' piu veloce la propagazione del fuoco o lo srotolamento? \asd
no
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